[...] Sollevazione, o la forma latina insurrezione, sono parole usate dagli storici per etichettare rivoluzioni fallite - movimenti che non si conformano alla curva prevista, la traiettoria approvata dal consenso; rivoluzione, reazione, tradimento, la fondazione di uno Stato più forte e ancora più opprimente - il girare della ruota, il ritornare della storia ancora e ancora nella sua forma più alta: stivale sulla faccia dell'umanità per sempre.
Nel non rispettare questa curva, la sollevazione suggerisce la possibilità di un movimento al di fuori e oltre la spirale hegeliana di quel "progresso" che segretamente altro non è che un circolo vizioso. Surgo - alzarsi, sorgere. Insurgo, alzare, sollevarsi. [...]
(Hakim Bey, T.A.Z., Shake, 2006)
2 commenti:
ti scrivo da pisco, peru, distrutta dal terremto in agosto.
alla fine stai leggendo TAZ. bravo.
un abbraccio.
grazie papà.
fa piacere sentirti, saranno duri altri due mesi senza di te. vedi un sacco di cose, e meno schermi di computer possibili.
un abbraccio musicale, wyatt
p.s. Arcipelaghi ed enclave è da leggere, oserei dire "di base". Ma per i prossimi due mesi sbattitene!
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